ORTONA - PUNTO RADIO dal 1976 al 1984

da sinistra : mario paolni  - gianfranco di lizio - studio - tommaso fulgente - teresa piccorossi,carlo lavagnini, franca ranalli - claudio mene

LE FOTO E ALTRO

guarda le foto della radio (prossimamente)

ho ritrovato le immagini del trasmettitore grazie a Pino Basso il nostro tecnico arrivato dopo il famoso Franchino

voglio ricordare anche radio mare perchè è da li che ho trasmesso prima di punto radio

Angelo Matricardi ci racconta qualcosa di Radio Mare

QUI ALCUNE REGISTRAZIONI DELLA PRIMA PUNTO RADIO. Siamo proprio agli inizi e con poca esperienza però riusciamo a lanciare bene la radio che in poco tempo raggiunge un buon numero di ascoltatori. Nessuno di noi è stipendiato e si fa la radio solo per piacere. Nonostante ciò, ci sono comunque riunioni settimanali per fare il punto della situazione e i notiziari sono di buon livello.

ASCOLTA LA RADIO DI TANTI ANNI FA (MEMORIA STORICA)

1977 mario paolini presenta il quiz "il personaggio misterioso" con Claudio Masci

1979 ultima trasmissione mario paolini

24.12.1977 mario paolini annuncia la nuova potenza di Punto Radio

1978 trasmissione mario paolini telefonate in diretta)

QUI LE REGISTRAZIONI DELLA SECONDA PUNTO RADIO (CON TOMMASO FULGENTE RESPONSABILE) Qui Punto Radio subisce una trasformazione perchè cerca di di imitare di piu' le radio dove lavorano i professionisti. Tommaso Fulgente ha infatti già esperienze fatte a Radio Elle di Chieti e cerca di portare a Punto Radio il professionismo. Io dopo aver lasciato, a febbraio 1979, la radio a causa del servizio militare, poi, inizio a lavorare e non rientro piu'. Punto Radio cessa di trasmettere nel 1984.

ascolta Renato Fulgente

ascolta Tommaso Fulgente

ascolta Alessandro Bernabeo

ascolta Gianfranco Di Lizio

ascolta Gianmaria Saviani

ascolta Marco Cavaliere

ascolta Umberto Gentile

ascolta Teresa Piccorossi

ascolta Nadia Sanvitale

ascolta Antonio Bruni

ascolta Mauro Irmici

ascolta Paolo Menè

Mario Paolini racconta : un giovane ortonese, Vivaldo De Marinis, nel 1975 studiava a Bologna ed era  appassionato di elettronica e di trasmissioni radio, quelle dei "baracchini : cq cq cq..., proprio nel 1975 stavano nascendo le prime radio libere italiane. Esisteva solo la Rai ma qualcuno, saputo delle trasmissioni pirata che venivano irradiate utilizzando delle navi che si trovavano in zone sprovviste di legislazione sulle radiotrasmissioni, pensò bene di avventurarsi in questa esperienza anche in Italia.

Radio Parma, Radio Alice e Punto Radio, quella di  Vasco Rossi, spinserò Vivaldo a pensare che ad Ortona si poteva aprire una radio. In pochi giorni, costrui un trasmettitore da 1 watt ed iniziò a diffondere musica da uno stanzino che si trovava vicino al Teatro Vittoria. Scelse il nome di Punto Radio proprio perchè a Bologna aveva ascoltato la Punto Radio di Vasco Rossi.

Con un solo watt si copriva Ortona per intero in quanto le frequenze erano abbastanza libere.

Io avevo appena scoperto Radio Elle che trasmetteva da Chieti e devo dirvi che era veramente emozionante...non eravamo abituati a sentir parlare dei nostri paesi, della nostra gente, perchè, come ho già detto, esisteva solo la Rai e i programmi per i giovani erano pochissimi.

Ero già preso dalla musica e dalla radio in quanto tutte le sere ascoltavo dalla radio di Stato "Supersonic dischi a Mack2" con la sigla "in a gadda da vida degli Airon Butterfly". Oltre a Supersonic, trasmettevano anche "Per Voi Giovani" e proprio attraverso questa trasmissione ascoltai per la prima volta, con molto interesse,  la presentazione di una nuova uscita The Dark Side of the Moon" dei Pink Floyd, credo nel 1973.

Con Radio Elle nel 1976 mi fissai di brutto ed iniziai a registrare le mie trasmissioni (quelle solo per me e per i miei amici) in un sottotetto della mia abitazione adibito a studio radiofonico personale con lo stereo di Selezione da Reader's Digest, un registratore Mivar ed un microfono di un registratore a bobine marca Geloso.

Una sera qualcuno mi disse che in Contrada San Pietro un certo Remo De Sactis, venditore di televisori, aveva aperto una radio libera, Radio Mare. Insieme al mio attuale cognato, Eugenio Rapino, a bordo di una Autobianchi  A111, partimmo alla volta di San Pietro a circa 7 Km da Ortona.

Era sera, salimmo la scalinata di quella casa di campagna e, qualcuno che non ricordo chi fosse, mi disse che potevamo iniziare a trasmettere. Che emozione! dovete credermi ero felicissimo, Eugenio si mise in consolle ed io mi sistemai davanti al microfono ed iniziammo una trasmissione.

Mi sentivo in cuffia e la mia voce mi sembrava bella. Ero già allenato e cercavo di parlare senza il mio accento ortonese. Con l'ascolto in cuffia e con un buon microfono riuscivo a non essere più il timido ragazzo che ero. Mi trasformavo, impostando la voce, e riuscivo a non arrossire quando parlavo.

I primi ad ascoltarmi mi dissero : non eri tu a parlare ! Tu sei un timido...non potevi essere tu. Ed invece ero proprio io che avevo scoperto che era molto bello comunicare con gli altri ma senza necessariamente stare fisicamente con loro. La radio mi toglieva la timidezza !

Dopo qualche giorno arrivò un signore distinto. Mi dissero : sta arrivando il direttore !  Paolo Gargarella Romano, si presentò e mi disse che era l'editore, mi fece anche i complimenti : sei molto bravo Mario ! Sono contento di averti nella mia radio ! Poi scoprii che era anche bravo a fare le trasmissioni ed aveva una bellissima voce.

Dopo qualche mese ci trasferimmo ad Ortona in viale Mazzini e questa volta lo studio era veramente bello e tecnologico. Le due stanze con il vetro in mezzo, la moquette rossa, il mixer a 10 canali Semprini, i microfoni professionali e i piatti Lenco. Trasmettevo in diretta, ero la voce delle pubblicità insieme a quella di Floriana Bernabeo fino a quando non arrivò un ragazzo piu' grande di me e dall'accento romano "Gianni Messere".

Gianni era molto bravo e fece salire gli ascolti con una trasmissione con la diretta telefonica.

Non ero piu' la novità della radio e presto mi comunicarono che la mia trasmissione sarebbe stata spostata in altri orari che però non gradivo. Non mi sentivo di essere meglio degli altri ma ero troppo innamorato del microfono e degli ascolti !

Con le lacrime agli occhi abbandonai Radio Mare ma in testa avevo già il mio progetto. Ad Ortona, parlo, del l 1977, esisteva la Punto Radio di Vivaldo, Radio Ortona della Democrazia Cristiana e Radio Mare. Mio padre era con il Partito Socialista Italiano ed allora parlai con lui per convincerlo a finanziare una nuova radio. Ci riuscii con molta fatica e alla fine quelli del partito pensarono di rilevare la Punto Radio di Vivaldo'.

Giuseppe Giambuzzi mio coetaneo, e, oggi medico, insieme a Orazio Ciavarelli, trovarono un appartamento idoneo, ed io, mi occupai dell'acquisto della strumentazione presso un negozio di Pescara " Orif ".

Punto Radio iniziò a trasmettere dai nuovi locali nei pressi della chiesa di Santa Maria delle Grazie di Ortona. Ero il principale speaker e anche direttore delle trasmissioni. In breve tempo Punto Radio divenne  molto ascoltata ad Ortona perchè aveva trasmissioni per tutte le età.

Il partito non imponeva quasi nulla, eravamo liberi di fare ciò che volevamo e l'unico spazio politico era il notiziario curato da Nicola Primavera, Carlo Sanvitale e Giuseppe Giambuzzi.

Ricordo che apriva le trasmissioni Mario Santilli alle 7 di mattina. Un ora di musica tranquilla e poi si recava al lavoro. Alle 8 arrivava Eugenio Rapino insieme alla sua attuale moglie, Augusta Paolini (nonchè mia sorella) e conducevano per circa 3 ore. Poi Il notiziario, la pubblicità e alle 14 arrivavo io con la disco music. Era il 1977/78 ed erano gli anni in cui nascevano Donna Summer, Gloria Gaynor, Cerrone, Gibson Brothers, Bee Gees e mi fermo. Ma vi rendete conto? Io che presento la musica che ancora oggi impazza delle discoteche ! Che anni ragazzi ! Mi hanno segnato profondamente.

Lo spazio dalle 15 alle 16 passò a Rocco Ranalli ed io passai ai quiz con la diretta telefonica : il rumore misterioso, poi il cruciverba e dopo il personaggio misterioso. Andavo in onda tutti i giorni dalle 16 alle 17 con grandi ascolti. Poi tornavo alle 21 ed ancora diretta insieme a Peppino Giambuzzi con una trasmissione dove improvvisavamo e si faceva la satira delle trasmissioni delle altre emittenti...che risate ! Poi diciamo che conducevo almeno altri 3 tipi di programma perchè appena qualcuno si ammalava o non veniva, mi fiondavo io ed improvvisavo con svariati generi musicali.

Le altre trasmissioni che ricordo sono quelle di Tommaso Fulgente, Antonio Saturno detto Muller, Glauco Piersante, Antonio Di Muzio, Teresa Piccorossi con la trasmissione per i bambini, Nunzio Ortolano con Rocco gentile detto Socole , Adelchi Ciccolallo e Nino Canosa con Vulemese bene ca ni coste niente. Questo programma condotto da persone anziane era ascoltatissimo dagli anziani e dai ricoverati presso l'ospedale di Ortona.

Altri nomi che ricordo sono: Tonino De Nicola (del negozio Gong) Paola ed Augusta con "Spazio Libero", Mario Medoro, Tommaso Ciminieri  con lo sport, Marialuisa Marcucci e Mirella Cieri e Gianfranco Santolero

Poi alla radio avevamo bravi tecnici e fonici : Marco Iurisci, Roberto Massone, Carlo Lavagnini, e Tommaso Del Ciotto.

Per me la fine di questa bella esperienza arrivò nel mese di febbraio del 79. Dovevo partire per il servizio militare.

La Punto Radio seconda edizione

Gianfranco Di Lizio e Punto Radio

Dal mio girovagare negli anni in diverse emittenti radiofoniche, vi parlerò nello specifico, della mia esperienza fatta a Punto Radio. Sono arrivato nel 1980 dopo i primi tre anni di vita della radio, era terminata la Punto Radio voluta da Mario Paolini e stava nascendo la nuova gestione. I ricordi si accavallano ed enuncio così come tornano in mente le situazioni, i momenti, gli aneddoti. Erano i primi di maggio del 1980, erano già partiti i festeggiamenti patronali e, nel pomeriggio della festa, nella sede di Via Caldora c'era una riunione preseduta da Tommaso Fulgente che aveva il compito di riorganizzare la parte artistica della radio dato che molti collaboratori erano andanti via e anche Mario Paolini che era il responsabile delle trasmissioni era dovuto partire per il servizio militare. L'anno precedente avevo appena avuto un'esperienza a Radio Elle di Chieti (che io reputavo la migliore in assoluto in quei tempi, esclusa Radio Luna che già aveva una filosofia più professionale e molto vicina ai network attuali) e quindi in un certo senso sentivo di elevare qualitativamente la piccola radio cittadina con la mia presenza e soprattutto con l'apporto fondamentale di Tommaso Fulgente (anche lui da Radio Elle) pieno di idee e di cultura musicale. Fu subito grande intesa e cominciammo a rivoluzionare la radio che a dir la verità non aveva in quel periodo un assetto artistico definito e a volte era in balia di troppo improvvisati collaboratori. Insomma, la mancanza della passione che aveva Mario Paolini si era sentita. Il manovratore della regia era Carlo Lavagnini, instancabile custode del modesto apparato tecnico (ma prezioso per noi)Feci parte della radio fino all'estate del 1983 quando dovetti forzatamente abbandonare per il servizio militare. Quei tre anni furono indimenticabili, finalmente potemmo realizzare i nostri intenti senza avere nessun supervisore che potesse bocciare le nostre idee: nelle precedenti esperienze non sempre avevano avvallato certe mie proposte. La prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di seguire un corso di dizione per eliminare quelle noiose cadenze e rendere quindi più vivo il nostro parlato. I risultati arrivarono presto, la pubblicità da noi prodotta era molto più snella e ascoltabile, era più corta e meno banale. Aumentarono a dismisura gli inserzionisti grazie anche alla pressante mediazione con i commercianti operata da Claudio Menè. Avevo 19 anni e conducevo nel pomeriggio "Spumeggiante" il programma a dediche. Lo staff era formato da tante persone e il palinsesto era pieno di appuntamenti. Conobbi un ragazzino di belle speranze di quasi 14 anni (Alessandro Bernabeo) diventato famoso in seguito come Raduan DJ. Voleva fare il dj e da quando gli misi in mano i primi piatti e gli spiegai qualcosa riguardo al missaggio, non li mollò più. In quel periodo ero il dj del Boomerang di Miglianico e misi una buona parola per far debuttare in consolle il promettente Alessandro. Sulla stessa lunghezza d'onda era posto Luciano Cespa, amico di sempre e "fuggito" troppo presto, a soli 22 anni a causa di un incidente stradale. Un talento nel mixare, sapienza e orecchio nell'incastonare le melodie e i ritmi funk. Ho ancora delle sue cassette alle quali gli pseudo dj di oggi dovrebbero solo inchinarsi. Presto formammo un bel gruppo con Lorenzo Di Lorenzo, Gianni De Grandis, Marco Cavaliere, Tommaso Fulgente, Carlo Lavagnini, Floriana Bernabeo, Teresa Piccorossi, Edoardo Di Pierro, Alfredo Picciano, Manola Mosca, Nadia Sanvitale, Claudico Menè, Umberto Gentile, Luciano Cespa (si faceva chiamare Francesco Baretti), Alessandro Bernabeo (allora Alessandro Giordani, oggi Raduan). Non vi dico che momenti abbiamo condiviso; nottate a registrare nastri e pubblicità, pomeriggi passati ad "imboscarci" nella sala di registrazione in compagnia delle rispettive fidanzate di turno a "registrare" di tutto tranne che la musica. Carlo Lavagnini oltre che il tecnico responsabile era diventato il fotografo della radio per via della sua passione per la macchina fotografica. Aveva ricavato da uno stanzino la camera oscura per stampare i suoi bianco e nero. Come tutti sapevano Punto Radio era l'emittente del PSI locale, ma questo a noi non sembrava, eravamo liberi di fare quello che volevamo e nessuno ci aveva mai indirizzato su una certa direttrice politica. Solo il notiziario che era gestito dagli organi del partito era puntato sul dibattito a distanza che quotidianamente avveniva con Radio Ortona, la democristiana del prof. Falcone. Un motivo di grande soddisfazione fu quando un giorno Carlo Lavagnini arrivò con i dati Audiradio che collocava Punto Radio nell'ambito provinciale sesta in classifica . Il nostro lavoro aveva dato i suoi frutti.Ogni giorno si viveva un momento emozionante, ci si divertiva, a volte si litigava, ma faceva parte del convivere familiare.  A settembre partii per il militare, mi congedai dopo un anno, un mese prima Punto Radio aveva chiuso i battenti. Qualche anno fa, una mattina mi trovavo in largo Farnese, una pala meccanica stava demolendo l'isolato Caldora. Un colpo ben assestato aprì la stanza di registrazione con ancora in evidenza i contenitori delle uova, un secondo colpo fece franare anche l'altra parete. In un nanosecondo ripassai in mente tutti i ricordi e successivamente con l'alzarsi del polverone delle macerie ingoiai un amaro sapore di lacrima.

Gianfranco di Lizio 2 febbraio 2005

 

Una grande mia passione - La mia Punto Radio nata nel 1976 - Qui tutta la storia e il mio pensiero a riguardo delle radio libere di un tempo.

Mi appassionai con Supersonic della Rai...presentava Paolo Francisci

Il nome completo era Supersonic - Dischi a Mach-2 e alludeva alla velocità del suono (Mach-1) e agli aerei supersonici (e alla velocità dello stile di conduzione). In onda sul secondo canale di Radio RAI (Secondo Programma e poi Radiodue) dal 4 luglio 1971 al 16 dicembre 1977, tutte le sere dalle 20.10.


Era stato pensato come programma riempitivo per il periodo estivo, ma il successo inaspettato convinse la RAI a confermare il programma, che divenne anzi uno degli appuntamenti musicali di riferimento negli anni settanta.

Il programma era caratterizzato dal ritmo serrato, ripreso dalla formula di successo già adottata da Radio Montecarlo, e che stava diventando familiare anche al pubblico giovane italiano, e proponeva ogni sera 31 brani musicali. Le scelte erano ancora più aperte che nella contemporanea trasmissione Per Voi Giovani e includevano anche brani underground, sia di produzione straniera sia italiana, ma coprivano anche il versante più commerciale.

Già dal 1972 il programma evolveva verso una struttura più articolata, con un palinsesto settimanale che prevedeva una serata speciale il martedì, nella quale venivano organizzati concerti dal vivo con la presenza gli esponenti di punta della musica italiana dell'epoca: Premiata Forneria Marconi, Lucio Battisti, Banco del mutuo soccorso, New Trolls, Lucio Dalla e molti altri. Tra i concerti di particolare rilievo si segnala quello di Lou Reed del 1975.
I concerti erano organizzati primariamente presso la sede Rai di Torino (che è dotata di uno degli auditorium principali dell'ente pubblico, dove vengono registrati anche i concerti di musica classica). La enciclopedia Garzanti della radio li colloca invece a Roma, nella Sala A del Centro di produzione RAI di Roma (la stessa usata in precedenza dal Bandiera Gialla).

Responsabile e principale conduttore della trasmissione era Tullio Grazzini, ma ai microfoni si sono alternati negli anni altri DJ diventati poi molto noti, dichiarati in possesso della "licenza di condurre" nella sigla, come Gigi Marziali, Paolo Francisci, Antonio De Robertis, Paolo Testa, Piero Bernacchi. Le scelte musicali erano di Tonino Ruscitto e Massimo Lazzari, oltre che di Grazzini.

La efficace sigla era tratta dalla suite In A Gadda Da Vida degli Iron Butterfly, title track di uno dei primi album (del 1968) che superavano la forma canzone; in particolare, la parte selezionata era il celebre e trascinante assolo di basso elettrico del bassista Lee Dorman. La voce della sigla era di Luciano Alto.

Supersonic è stato un vero e proprio programma prototipo per la radiofonia italiana nel nascente periodo delle radio libere, proponendo al pubblico molto vasto della emittente pubblica gli stili di conduzione (ritmo serrato, interventi spiritosi e dissacranti, grande preparazione musicale) che si erano imposti negli anni sessanta nel mondo anglosassone.
La grande affermazione delle radio libere dal 1976 in poi segnò la fase finale della trasmissione, che chiuse appunto nel 1977, più per contrasti interni alla RAI che per problemi di audience e di competizione, ancora lontani all'epoca per il potente ente radiotelevisivo italiano.

continua.....

Ma prima di "Supersonic" esisteva "Per Voi Giovani" : leggi cliccando qui

Ma io ascoltavo anche Popoff : leggi

E che dire di Hit-Parade : leggi

molto interessante : leggi