Giovanni Santilli ci racconta
anno 1960
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Nel 1960 ad Ortona circolavano sicuramente poche autovetture però qualche incidente capitava. Guido Santilli, carrozziere, stanco di trasportare le auto rotte servendosi di una cima e di un' altra autovettura, pensò che era giunto il momento per un camion attrezzato con una gru per poter sollevare le auto rotte e trasportarle nella sua officina che si trovava in via Caraceni. Non sapendo bene come fare, si rivolse ad un ingegnere suo vicino di casa : il professor Pasquini, che tutti conosciamo perchè fece il preside dell' Istituto Tecnico Nautico di Ortona. L'ingegnere progettò una gru da mettere sul pianale del camion, poi fece alcuni calcoli e stabilì che era necessario appesantire il carro nella parte anteriore altrimenti con il peso, il muso si sarebbe sollevato da terra. Il carro attrezzi, ancora oggi funzionante, è in servizio nell'officina dei figli di Guido: Mario e Giovanni ed è in grado di assolvere ancora bene al soccorso stradale. Oggi, Mario mi ha raccontato che questo carro fece il suo primo intervento quando ancora stavano ultimando il montaggio della gru. Venne messo in moto per andare a recuperare un toro fuggito dal mattatoio di via Tripoli e ammazzato nel fosso del Ciavocco dai Carabinieri perchè il toro era infuriato e si stava dirigendo verso piazza Plebiscito nell'orario di uscita dei ragazzi dalle scuole. Dal 1960 ad oggi sicuramente questo bellissimo carro attrezzi ha recuperato moltissime autovetture. Non so perchè ma quando ho rivisto questo pezzo di storia ortonese mi sono tornati alla mente i numerosi incidenti che capitavano quando ero un ragazzino...parlo degli anni 70 e della curva di Cilenti. Bastava una leggera pioggia e tutti finivano fuori strada. Certo anche oggi il bagnato manda fuori strada tanti guidatori poco esperti, però, mi sembra che la curva di Cilenti non la sento nominare piu' tanto spesso. 7.11.2011 mario paolini
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